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«Per evolversi bisogna mettersi in gioco»

Nel 1998, durante un viaggio di oltre due anni in Centro America, viene rapito dall’incanto delle gemme presenti in quei lontani e magici paesi.
Tornato in Italia viene ammesso in una scuola di settore finanziata dal U.E. dove apprende, oltre all’oreficeria classica, tecniche come la modellazione in cera e la smaltatura a fuoco. In concomitanza effettua viaggi formativi di gemmologia in Brasile e Canada.
Superati brillantemente tutti gli esami ha la fortuna di conoscere un grande gioielliere milanese, F.M.Scavia. Nel suo laboratorio passerà un periodo che lo segnerà fino ad oggi.
Convinto che per evolversi bisogna mettersi in gioco svilupperà successivamente collaborazioni con altri grandi nomi dell’alta gioielleria italiana tra cui R.Tradico e R.Gavello.
Nel 2008 il fato lo porta in Svizzera dove, dopo una parentesi nell’orologeria d’alta gamma, apre il proprio atelier nella ridente località di Ponte Tresa che si affaccia alle rive del lago di Lugano dove a tutt’oggi realizza monili preziosi su commissione dei clienti e della propria fantasia.